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sabato 21 giugno 2008

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Un aggiornamento sulla strategia di investimento

Proviamo a sintetizzare per gli amici del blog lo scenario tecnico e fondamentale in cui ci troviamo, viste le numerose richieste di aggiornamento pervenutemi venerdì.
Come abbiamo scritto nella Asset Allocation Newsletter il contesto di medio lungo termine rimane estremamente negativo per i mercati azionari internazionali; la modellistica quantitativa di FinancialMarketsLab continua a segnalare la possibilità di prosecuzione del ribasso in atto sulle principali Piazze azionarie. Per avere qualche riferimento: il mio target sullo S&P500 è zona 1180-1170; anche i principali indicatori di tipo contrarian (sia i sentiment indicators che gli oscillatori algoritmici) non manifestano segnali di eccesso; anche i mercati obbligazionari, dopo il recente rialzo dei tassi avutosi in seguito a crescenti aspettative inflazionistiche, stanno mostrando segnali sospetti con una prospettiva di medio lungo periodo, ma che dovranno trovare ulteriori conferme nelle prossime settimane; in termini relativi preferiamo la classe obbligazioni rispetto alla classe azioni perchè riteniamo possa continuare ad essere più difensiva; scendendo nel dettaglio del mondo obbligazionario, in un post di qualche giorno fa evidenziavo il fatto che i titoli di Stato di area Euro erano giunti su livelli interessanti (in particolare i Btp che hanno riallargato gli spreads contro Bund e Oat): ebbene questa considerazione vale in particolare per la parte breve della yield curve (meglio i Btp a 2-3 anni rispetto a quelli a lungo termine, visto il grosso appiattimento della curva che c'è stato nelle ultime settimane).
Interessante la prospettiva delle commodities (ricordiamoci che oramai è una asset class a tutti gli effetti!!): anche se con dei distinguo, il mondo delle commodities pare essere ancora preferibile rispetto alla classe azioni. Interessante il grafico di Barry Bannister che vi riporto qui di seguito:

Questo grafico, che ho ritrovato in un vecchio report del 2002 di questo grandissimo analista (pluri premiato come miglior analista nel settore machinery!!!) mostra come mondo azionario e mondo delle commodities hanno alternato periodi di leadership dal 1870 ad oggi di circa 18 anni, alternandosi in modo perfetto! E' sostanzialmente dal 2002 che il testimone della leadership è passato alle commodities ed è probabile che questa sovraperformance sia destinata a proseguire. Altri analisti come Hussman (di Hussman funds) ritengono che non appena la recessione Usa manifesterà maggiormente i propri effetti, anche le commodities soffriranno. Per il momento, tuttavia, il Crb index pare godere ancora di buona salute, come abbiamo evidenziato in un Focus Report di qualche giorno fa. In una scala di appetibilità e con un orizzonte di lungo termine pongo ancora una volta al primo posto le commodities, i bonds e la liquidità, al secondo le azioni. Un ultima considerazione sull'economia Usa e sugli eps; guardate storicamente come si è mosso il tasso di disoccupazione in concomitanza con le passate recessioni (evidenziate dalla linea verticale grigia):


Di dati brutti sull'occupazione Usa ne vedremo ancora tanti e per un po di tempo! Vero Mister Bernanke?!
Sugli eps (earning per share, ndr) c'è ben poco da dire: continuano ad essere rivisti al ribasso su tutte le principali aree geografiche; gli Usa hanno le stime di utile più alte, seguite da Europa e Giappone. Mi aspetto che le revisioni al ribasso continuino ancora (occhio al settore bancario!). Lontani dalle small caps e continuare a prediligere large o macro caps; infine: meglio i titoli growth che quelli value.

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