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sabato 11 aprile 2009

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Ricordati che è un bear market rally!!



In un vecchio film di Troisi e Benigni (Non ci resta che piangere) era stato ripescato il famoso religioso e politico del medioevo Girolamo Savonarola; in una simpatica scenetta, Troisi veniva avvertito dal Savonarola che gli esclamava ripetutamente:”ricordati che devi morire!!”.
In questo post voglio vestire proprio i panni del religioso e politico italiano lanciando il seguente monito: “ricordati che siamo in un bear market rally!!”.
Ebbene, rispondo così alle recenti domande degli amici lettori che mi chiedono se siamo all’inizio di un nuovo bull market.
Da queste affermazioni si capisce il mio scetticismo circa le possibilità immediate di ripresa costante dei listini azionari.
La mia idea di umile operatore di mercato è che, nella migliore delle ipotesi, si sia avviata una fase di consolidamento dove sarà opportuno alleggerire le posizioni sulla forza o sugli eccessi di ottimismo e aumentare l’esposizione azionaria sulle debolezze e gli eccessi di pessimismo.
Effettivamente facendo un parallelo con i terremoti (a proposito, un abbraccio di cuore a tutti i cittadini de L'Aquila che stanno passando momenti molto brutti) è come se dopo la scossa forte si susseguissero le scosse di assestamento e, quindi, le reputo probabili.
Questo perché ritengo che i prossimi mesi saranno contraddittori dal punto di vista dei nuovi dati macroeconomici ed aziendali; a dati di ripresa si susseguiranno dati ancora deboli e in un contesto simile si assisterà a prese di beneficio sugli asset più rischiosi. Non dimenticate poi lo scenario di fondo di sgonfiamento degli eccessi (debito e leverage) ancora in corso.
Potrei citarvi molteplici dati e statistiche ma sottopongo alla Vostra attenzione solo questo grafico che mostra l’evoluzione dei profitti aziendali durante le precedenti recessioni.



Ebbene, non posso escludere che il calo dei profitti aziendali arrivi ad un -80% visto che gli analisti stanno drasticamente rivedendo al ribasso le stime degli utili.
Le volte precedenti che si era scesi così tanto in termini di crescita degli earnings ci sono voluti tanti anni prima di rivedere una salita al di sopra dei massimi precedenti e considerare chiusa la fase recessiva.
Tra l'altro da questo grafico è evidente come la crisi attuale sia più simile a quelle avvenute prima della seconda guerra mondiale (quindi più pesante negli effetti). Credo che anche stavolta la storia potrà ripetersi e, pertanto, godiamoci il bear market rally in atto ancora per un po' di tempo ma non pretendiamo troppo dall’attuale rialzo dei mercati ricordandoci del famoso detto “vendi guadagna e pentiti”.
BUONA PASQUA!