Il report gratuito di Financial Markets LAB!

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lunedì 11 luglio 2011

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Update sulla mia view di mercato

Gli ultimi segnali provenienti dai mercati finanziari debbono indurre ad un attegiamento di estrema cautela nel momento in cui investiamo i nostri soldi. Ho l'impressione che i problemi che stanno riemergendo non sono solo legati alla crisi europea e all'attacco delle locuste al nostro Belpaese. I dati sull'occupazione Usa hanno parlato chiaro: con questi ritmi di crescita l'economia più importante del mondo non è in grado di creare nuovi posti di lavoro sufficienti per abbassare il tasso di disoccupazione; non solo: l'immane mole del debito Usa continua a pesare sulle prospettive di crescita future. Per il momento l'area che sto monitorando sull'indice S&P500 ha tenuto (1250) ma nel caso di una violazione ribassista con chiusura settimanale di tale livello abbasserò drasticamente le mie posizioni sull'azionario. Raccomando estrema selettività nell'acquisto di azioni europee privilegiando temi difensivi; per il momento sto lontano dal settore finanziario mentre proprio oggi ho iniziato ad acquistare Btp a due/tre anni che offrono un rendimento interessante. L'oro rappresenta ancora una copertura efficace contro eventuali rischi sistemici e risulta essere in assoluto la valuta (si avete capito bene, la valuta e non la materia prima!) più forte. Al momento titoli corporate, high yield e obbligazioni di paesi emergenti non sembrano destare preoccupazioni.
Stay tuned!

domenica 3 luglio 2011

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Quando la polvere viene nascosta sotto al tappeto

I Governi Occidentali stanno continuando la battaglia di riduzione dei debiti accumulati e causati da modelli di crescita economica non sostenibili; Le autorità europee stanno delineando piani di salvataggio della Grecia. Così come quando si fanno le pulizie in casa, si sta cercando di sbarazzarsi della polvere accumulatasi un po’ dappertutto. L’impressione che ne sto ricavando, tuttavia, non è positiva e l’ultimo esempio giunge dalla manovra economica che il Governo italiano vuole varare; non voglio addentrarmi nei dettagli della manovra da 40 miliardi architettata da Tremonti; dico solo che i problemi si stanno nascondendo, un po’ come si nasconde la polvere sotto al tappeto per evitare la fatica di doverla rimuovere e la stessa cosa si sta facendo in Usa (pensate che entro i primi di agosto devono innalzare il tetto massimo del debito consentito!) o nei tentativi di salvataggio della Grecia. Il problema fondamentale, tuttavia, risiede non tanto nella mancanza di volontà da parte dei Governi o delle Autorità economiche, quanto della mancanza di una sufficiente crescita economica da cui attingere risorse per permettere di assestare una decisa sforbiciata ai debiti pubblici.

Come investitore, il mio scenario centrale rimane sempre quello del Bear Market Secolare: una lunga fase economica caratterizzata da crescita al di sotto del potenziale, shock esterni (il caso Grecia è solo l’ultimo) e alta volatilità degli investimenti a rischio (azioni e materie prime in primis).
Tuttavia, nel breve termine, come vi avevo segnalato, sono compratore delle debolezze sia delle piazze azionarie che delle materie prime perché ritengo che il Bull Market Ciclico non sia terminato proprio grazie al fatto che le autorità sono maestre nel "nascondere la polvere" proprio come piace ai miopi mercati finanziari.
Tanti indicatori che abitualmente tengo monitorati sono in forte eccesso già da alcune settimane; cito, ad esempio, il rapporto tra azioni e obbligazioni e gli economic surprise index calcolati da Citigroup.
Inoltre, nel momento in cui scrivo i livelli di supporto sullo S&P500 (area 1250) hanno retto egregiamente e diversi indicatori di ampiezza del mercato mi stanno segnalando un lento ritorno dell’avversione al rischio da parte degli investitori. Probabilmente, nel breve termine, nascondere la polvere sotto al tappeto abbellisce la casa, almeno sino a quando qualcuno non ci inciampa, scoprendo cosa nasconde sotto…