Il report gratuito di Financial Markets LAB!

Si chiama Financial Markets LAB Newsletter ed è il mio report GRATUITO di ricerca ed analisi in materia di investimenti sui mercati finanziari contenente notizie, commenti, curiosità ed approfondimenti sull'andamento dei principali mercati finanziari.

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giovedì 20 novembre 2008

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Primo compleanno!

Con qualche giorno di ritardo e, come sempre, con l'acqua alla gola, voglio spegnere la prima candelina insieme a tutti i miei lettori per festeggiare il primo anno di vita di questo blog.
Era il 17 novembre 2007 quando inoltravo i primi post su questo blog più per il gusto di provare questo nuovo mezzo di comunicazione che mette a disposizione il web che per la sicurezza che qualcuno potesse leggermi e seguirmi con costanza.
Andate a rileggervi il primo brevissimo post!........ in realtà più una prova di trasmissione che un vero post!
Poi lentamente la magia di internet mi ha permesso di far conoscere le mie riflessioni e le mie analisi sui mercati finanziari con un buon apprezzamento da parte di un sempre maggior numero di lettori, sino a giungere alla nascita dei servizi di newsletters gratis e a pagamento, queste ultime espressamente richieste da voi.
Attualmente gli impegni familiari e di lavoro non mi permettono di essere molto assiduo, ma posso garantirvi che per me è sempre un piacere usare questo mezzo di comunicazione per esprimere le mie idee e confrontarmi con voi.
Non voglio scrivere un post autoreferenziale, ma voglio ringraziare tutti i lettori, sia quelli che mi seguono con costanza che quelli occasionali, per l'affetto e la stima dimostratami nel corso di questo anno. GRAZIE

sabato 8 novembre 2008

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Black or White?

Gli Americani paiono aver già risposto a questa domanda scegliendo il loro presidente; in realtà, la domanda non riguarda le elezioni statunitensi ma concerne il futuro andamento dei mercati azionari. Nel mio lavoro di portfolio manager mi capita sovente di parlare con controparti istituzionali (gestori, investor relators, sales, analisti finanziari) di partecipare a conference call o riunioni che dibattono proprio del futuro dei mercati finanziari. Ebbene, mai come in questi ultimi giorni vedo gli operatori divisi; la frattura è tra ottimisti e pessimisti, tra chi vede bianco e tra chi vede nero. I pessimisti evidenziano prevalentemente due aspetti negativi: quello macroeconomico e quello degli utili aziendali; dal punto di vista economico pare non esserci alcun dubbio: i dati che stanno uscendo relativi allo stato di salute delle principali economie occidentali (Usa ed area Euro in testa) non fanno che confermare una situazione in netto deterioramento su più fronti (crescita e occupazione in testa). Per quanto riguarda gli utili aziendali il consenso sembra unanime: le stime degli analisti sono ancora troppo ottimistiche e dovranno essere riviste ancora al ribasso, fornendo ulteriore carburante al fuoco ribassista degli indici azionari.
Gli ottimisti invece pensano che i minimi del mese di ottobre hanno rappresentato un eccesso destinato lentamente a rientrare; da quei minimi i mercati azionari dovrebbero assestarsi per ripartire al rialzo; il carburante dovrebbe essere rappresentato dall’eccessivo ipervenduto e da valutazioni fondamentali che cominciano ad essere allettanti. Se devo dare un colore alla mia personale opinione di umile operatore scelgo il grigio, ma non perché “vedo grigio” ma per il fatto che mi colloco un po’ a metà strada tra gli ottimisti e i pessimisti. Le ragioni le ho motivate e sviscerate nella GLOBAL ASSET ALLOCATION NEWSLETTER che ho spedito ai lettori alcuni giorni fa. Continuo a credere che il bear market non sia finito e quindi non ho cambiato il giudizio di medio lungo termine sui mercati azionari (e neanche su quelli obbligazionari e delle commodities); a mio avviso si è aperta una nuova fase di costruzione di un bottom di medio periodo; le valutazioni delle Piazze azionarie sono migliorate nel corso di ottobre e a questo punto, secondo me, possiamo parlare di moderata sottovalutazione; non siamo tuttavia sui livelli di sottovalutazione che ad esempio esprimevano le quotazioni negli anni ottanta. In sintesi, non vedo ancora alle porte il toro che scalpita! Vedo molti titoli che cominciano ad essere eccessivamente sacrificati in termini di valutazione che il mercato sta assegnando loro in questo momento; per contro, ci sono ancora diversi titoli ancora cari. Quindi attenzione allo stock picking e non pensiate che, anche se abbiamo avuto un mese di ottobre veramente molto brutto, tutti i titoli si siano comportati allo stesso modo. Ritengo che il processo di bottom degli indici azionari richiederà tempo; in altre parole la fiducia impiegherà diverso tempo per tornare a sostenere in modo continuativo le quotazioni ma, soprattutto, diverse variabili chiave (earning momentum, dati macroeconomici) dovranno mostrare segni di stabilizzazione. In questa fase ritengo probabile anche momenti di rimbalzo (bear market rallies) di cui approfittare in un’ottica tattica e di trading. Non tutti gli investitori però sono in grado di comprare e vendere freneticamente nel giro di qualche giorno e, soprattutto, non tutti sono in grado di sostenere il forte aumento di volatilità che si è registrato nell’ultimo periodo. Affidatevi sempre ad un consulente finanziario esperto nel momento in cui prendete decisioni importanti che riguardano il Vostro portafoglio.
Chiudo con un pò di dati statistici; i lettori del Blog sanno che amo andare a scavare indietro nel tempo, tanto che proprio uno di Voi mi ha dato il simpatico appellativo di “archeologo dei mercati finanziari”. Guardate nel grafico in basso cosa è storicamente successo in termini di rendimento dei mercati azionari durante le presidenze americane; mi sembra che gli indici azionari premino decisamente i governi democratici.....