La Fed lascia i tassi invariati come ampiamente atteso dai mercati finanziari; vediamo di commentare a caldo lo statement che ha appena accompagnato la decisione, visto che la maggiore attesa era legata alle parole contenute in questo comunicato.
''The Committee expects inflation to moderate later this year and next year, however, in light of the continued increases in the prices of energy and some other commodities and the elevated state of some indicators of inflation expectations, uncertainty about the inflation outlook remains high.''
Qui c'è la conferma che la Fed è vigile sul problema inflazione e con il dito puntato sul grilletto! (ndr) .
''........Although downside risks to growth remain, they appear to have diminished somewhat, and the upside risks to inflation and inflation expectations have increased......The Committee will continue to monitor economic and financial developments, and will act as needed to promote sustainable economic growth and price stability.''
Qui la Fed evidenzia la possibilità che l'economia Usa non cada in una recessione prolungata ma in una fase di rallentamento o crescita sotto il potenziale; effettivamente in questo meeting la Fed ha aggiornato le proprie stime sulla crescita, che Bernanke renderà note il prossimo mese in una testimonianza davanti al Congresso Usa (ndr) .
''.....Tight credit conditions, the ongoing housing contraction, and the rise in energy prices are likely to weight on economic growth over the next few quarters.''
L'apertura di credito sullo stato di salute dell'economia viene mitigata dall'ammissione dei problemi che tuttora persistono! (ndr) .
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