La premessa è, poiché mi ritengo un umile operatore dei mercati finanziari, lungi da me l’idea di criticare la preparazione e la competenza del Presidente della Bce e dei suoi eminenti collaboratori.
Le mie critiche sono legate ai tempi e ai modi con cui questi esponenti (Trichet in primis) esternano o hanno esternato le proprie idee sull'economia e alla mancanza di flessibilità della politica monetaria della Bce, proprio in un momento, come la grave crisi che stiamo attraversando da mesi, in cui BISOGNA ESSERE FLESSIBILI.
La stretta monetaria di luglio e i precedenti annunci hawkish da parte di Trichet sono avvenuti nel momento più inadeguato possibile; i timori paventati da Trichet sulla core inflation ora sembrano attenuarsi visto che questa sta dando decisi segnali di rientro (possibile che i modelli econometrici della Bce non prevedessero questo rientro?!); inoltre, i timori di rallentamento dell'economia Euro ora si stanno concretizzando così come i mercati immobiliari dei vari Paesi (Spagna, Irlanda, Grecia etc.) stanno dando segnali preoccupanti.
Avevo più volte evidenziato e motivato l’inappropriatezza dell’operato della BCE (l'aumento di un quarto di punto è stata a mio avviso una manovra a dir poco inconsistente!) in diversi posts di cui allego il link:
Questo ha un impatto sul costo della vita significativo; guardate il grafico seguente:
Si vede come da inizio 2008, il costo medio giornaliero dovuto ad un aumento delle materie prime (nella fattispecie alimentari ed energia) è passato da circa 4,77 dollari a 0 (zero!) dollari!! E questo proprio grazie al ridimensionamento avutosi negli ultimi 2-3 mesi; e tutto a dimsotrazione del fatto che le spinte inflazionistiche in atto non sono da domanda ma solo dovute al rally avutosi sui prezzi delle materie prime.
Spero di aver risposto ai gentili lettori.
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