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giovedì 11 settembre 2008

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Black Hole

Sembra che gli scienziati del Cern ce l'abbiano fatta! L'esperimento di replicare le condizioni simili a quelle di pochi attimi successivi al Big Bang è riuscito senza danni! I ricercatori del Cern hanno iniettato per la prima volta i protoni nel Large hadron collider (Lhc), un anello dalla circonferenza di 27 chilometri, a più di 100 metri di profondità.




Così, rischi paventati da una frangia di scienziati di creare un enorme buco nero che avrebbe inghiottito in 4 anni la terra sono stati scongiurati. Cos'è un buco nero?
Prendo la definizione da Wikipedia, visto che non sono un astrofisico: "In astrofisica si definisce buco nero un corpo celeste estremamente denso, dotato di un'attrazione gravitazionale talmente elevata da non permettere l'allontanamento di alcunché dalla propria superficie. Questa condizione si ottiene quando la velocità di fuga dalla sua superficie è superiore alla velocità della luce. Un corpo celeste con questa proprietà risulterebbe invisibile e la sua presenza potrebbe essere rilevata solo indirettamente, tramite gli effetti del suo intenso campo gravitazionale. Fino ad oggi sono state raccolte numerose osservazioni astrofisiche che possono essere interpretate (anche se non univocamente) come indicazioni dell'effettiva esistenza di buchi neri nell'Universo. Il termine "buco nero" è dovuto al fisico John Archibald Wheeler (in precedenza si parlava di dark stars o black stars)."



In realtà, da umile operatore di mercato anch'io ho una definizione di buco nero! I buchi neri sono i bilanci delle banche Usa. Ovviamente cerco sempre di sdrammatizzare mettendola sul ridere, anche se negli ultimi giorni, guardando gli avvenimenti sui mercati finanziari e vivendoli ora per ora, ho riso veramente poco!! Le ultime notizie le avete lette sulla stampa: nazionalizzazione di Freddy & Fannie e Lehman allo sbando.
Per quanto riguarda il provvedimento del Governo Usa, questo non fa che confermare quanto sostengo oramai da molto tempo: il liberismo è pura utopia e nessun Governo al mondo, alla prova dei fatti, ne rispetta alla lettera tutti i principi.

Con sommo dispiacere di Francesco Giavazzi e Alberto Alesina, due bravi economisti, autori tra l'altro, di un bel libro (di cui consiglio a tutti la lettura!!) intitolato:"il liberismo è di sinistra" (vi allego il link della recensione de Il sole24ore


la mossa del Governo Statunitense è l'ennesima dimostrazione che il liberismo è una bella favola raccontata sui libri di economia che non trova riscontro nella realtà!! Nel Paese più liberista del mondo si ricorre alla nazionalizzazione (lo aveva fatto mesi fa anche l'Inghilterra con Northern Rock, ricordate?). Avevo fatto un paio di considerazioni che vi invito a rileggere nel post di cui vi allego il link:


C'è da chiedersi perchè salvare Freddy & Fannie e non IndyMac Bank, per esempio?! La risposta più semplice ed intuitiva sembra essere quella dell'interesse pubblico e del coinvolgimento di un diverso numero di risparmiatori: il fallimento delle due agenzie avrebbe coinvolto un numero di risparmiatori molto maggiore con conseguenze sull'intero sistema finanziario. In questo modo però non si fa altro che alimentare quello che eminenti economisti chiamano moral hazard o azzardo morale, cioè una forma di opportunismo causata dalla non osservabilità di certe azioni, che permette agli individui di perseguire i loro interessi a spese della controparte. In altre parole: siccome c'è la Banca Centrale o il Governo, ne approfitto tanto se rischio di fallire c'è la collettività! Ed è quello che è successo in questi anni in Usa: mutui subprime ed eccesso di ingegnerizzazione della finanza in un contesto di bolla immobiliare, abbondante liquidità e bassi tassi di interesse!
Il salvataggio attuato dal Governo Usa (da notare che Bush nel corso del suo mandato ha sbandierato a destra e a manca la bandiera del liberismo!) non fa altro che dare ragione a quanti hanno cavalcato l'azzardo morale in questi anni, pesando tra l'altro sui contribuenti Americani. Guardate nel grafico che segue di quanto aumenta il debito Usa (in rapporto al Pil) dopo il salvataggio delle due agenzie:


Praticamente il livello di indebitamento è simile a quello Nipponico (e ahimè Italiano!).
Cito non a caso il Giappone perchè ultimamente sto leggendo sempre di più opinioni di Strategist ed Economisti secondo cui quello che sta avvenendo ora in Usa è esattamente quanto era già avvenuto nel Paese del Sol Levante negli anni novanta e con aspettative di un lungo periodo di deflazione.
Il mio parere è che, a parte le inquietanti similitudini (bolla dei prezzi dei terreni in Giappone e bolla del mercato immobiliare in Usa; pratiche di finanza creativa nel sistema finanziario):

a) in Usa i problemi stanno emergendo con grande rapidità rispetto a quanto avvenne in Giappone (dove le banche hanno impiegato più o meno dieci anni per far emergere le perdite nei bilanci!!);
b) inoltre la Fed ha avuto una buona prontezza nel reagire alla crisi, evitando problemi di credit crunch e mantenendo i tassi su livelli storicamente molto bassi;
c) i prezzi delle materie prime stanno ritracciando smontando decisamente i timori inflazionistici degli investitori (non della Bce per il momento!) e dando ulteriori margini di manovra di allentamento della politica monetaria.
Per queste ragioni non credo all'ipotesi del lungo periodo di deflazione per l'economia Usa; tuttavia la crisi dei mercati finanziari è in pieno svolgimento e non avrà fine a breve termine!
E veniamo a Lehman....
Come sapete Lehman Brothers ha annunciato il secondo rosso trimestrale consecutivo svelando un piano di ristrutturazione per consolidare il proprio bilancio. Tuttavia il mercato si è mostrato scettico perchè si attendeva un rafforzamento di capitale e la presentazione di un partner strategico forte che svolga un ruolo simile a quello giocato da Jp Morgan nel salvataggio di Bear Stearns (Goldman Sachs?).
Che dire? Mi aspetto che la bufera sul sistema creditizio americano duri ancora per diverso tempo; l'unica speranza è che il marcio ancora insito nei bilanci possa emergere al più presto. Sono molto pessimista sui dati del terzo trimestre che cominceranno ad uscire nel corso del prossimo mese. Le ragioni sono molteplici e ne avevo accennato in un recente post di cui vi allego il link e che vi invito a rileggere:
Anche la seguente notizia letta sugli schermi di Bloomberg non mi fa stare tranquillo e mi induce a MANTENERE UNA POSIZIONE DI SOTTOPESO SULLA CLASSE AZIONARIA:
"Sept. 10 (Bloomberg) -- Bank of America Corp., the biggest U.S. consumer bank, said credit weakness is spreading to commercial borrowers from residential customers and loan losses probably will deepen in the third quarter.
Home builders unable to repay their loans are contributing to deterioration among commercial borrowers, said Brian Moynihan, head of the global corporate and investment banking unit, at a New York conference today. More than half the Charlotte, North Carolina-based bank's $13.4 billion in loans to builders are considered troubled, 19 percent are not paying interest and losses are likely to mount, Moynihan said.
Bank of America's commercial loans were $335 billion as of June 30, and a home-builder portfolio that accounts for less than 4 percent ``won't create major pain for us, but it's going up,'' he said. ``It's not pretty.''
The company is able to charge higher rates on its loans as businesses seek to borrow from companies with strong capital positions, Moynihan said. The investment banking unit will have a ``choppy'' quarter as turmoil in the credit markets delays companies from raising capital or making acquisitions, he said. "
By David Mildenberg
Chiudo con un minuto di silenzio ed un ricordo delle vittime delle Torri Gemelle visto che oggi è l'11 settembre....

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