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domenica 10 ottobre 2010
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Trend is your friend!
Moltissimi lettori del blog mi hanno chiesto di scrivere articoli divulgativi sull'analisi tecnica dei mercati finanziari. Con questo post provo a parlarvi in modo molto semplice del trend di un indice azionario o obbligazionario o di una qualsiasi attività finanziaria. Trend is your friend ovvero il trend è il tuo amico ovvero se investi sui mercati finanziari attento alla tendenza dei prezzi dell'attività finanziaria che hai comprato o stai per comprare. Ma che cos'è il trend?! E soprattutto, quanti tipi di trend esistono?! Beh, la tendenza dei prezzi è quella ravvisabile da un grafico; ovviamente può essere al rialzo oppure al ribasso, ma può anche non esserci una tendenza se i prezzi di un'attività finanziaria si muovono all'interno di un range ristretto. Ma quali grafici bisogna guardare? Giornalieri, settimanali, mensili o che altro? Ebbene, per rispondere a tutte queste domande devo scomodare un "grande" dell'analisi tecnica: Martin J. Pring. Sposo in pieno il suo approccio all'argomento in quanto uso quotidianamente i suoi suggerimenti per la definizione e lo studio delle tendenze di mercato.
Secondo Pring (ma devo dire che altri "padri dell'analisi tecnica" utilizzano un approccio simile) esistono tre tendenze:
1) primaria, volta ad individuare bull e bear markets ciclici;
2) intermedia (o secondaria) volta a cogliere le correzioni che avvengono dentro i bull/bear markets ciclici;
3) di breve termine, volta a cogliere le correzioni all'interno delle tendenze intermedie.
A queste tre tendenze fondamentali potremmo aggiungere altre due tendenze:
A) Very long term, volta ad identificare bull/bear markets secolari
B) Very short term, volta ad identificare tendenze sui grafici intraday e adatte per i day traders.
Alla luce di questa classificazione è estremamente importante per un investitore identificare il proprio orizzonte di investimento al fine di concentrarsi sullo studio della tendenza con il giusto time frame ma senza perdere di vista i time frame di minore o maggiore ampiezza.
Faccio un esempio: se sono un investitore di breve termine, mi concentrerò sullo studio del trend di breve termine dell'attività finanziaria che voglio comprare ma dovrò essere al corrente dell'ambito nel quale la tendenza di breve termine si sta sviluppando (siamo in un bull o in un bear market ciclico? Siamo in un bull o in un bear market secolare?).
Una volta definito il nostro orizzonte temporale di investimento non ci resta che cavalcare la tendenza, ricordandoci un'altra massima che ci proviene dall'analisi tecnica (e più precisamente dalla Dow Theory): un trend (al rialzo o al ribasso) è in essere sin quando non ho le prove che sia invertito. Ma quali sono queste prove che devo raccogliere per mettere in discussione un trend sui prezzi di un'attività finanziaria ed, eventualmente, venderla? A questa domanda risponderò in un prossimo post che scriverò a breve.
Secondo Pring (ma devo dire che altri "padri dell'analisi tecnica" utilizzano un approccio simile) esistono tre tendenze:
1) primaria, volta ad individuare bull e bear markets ciclici;
2) intermedia (o secondaria) volta a cogliere le correzioni che avvengono dentro i bull/bear markets ciclici;
3) di breve termine, volta a cogliere le correzioni all'interno delle tendenze intermedie.
A queste tre tendenze fondamentali potremmo aggiungere altre due tendenze:
A) Very long term, volta ad identificare bull/bear markets secolari
B) Very short term, volta ad identificare tendenze sui grafici intraday e adatte per i day traders.
Alla luce di questa classificazione è estremamente importante per un investitore identificare il proprio orizzonte di investimento al fine di concentrarsi sullo studio della tendenza con il giusto time frame ma senza perdere di vista i time frame di minore o maggiore ampiezza.
Faccio un esempio: se sono un investitore di breve termine, mi concentrerò sullo studio del trend di breve termine dell'attività finanziaria che voglio comprare ma dovrò essere al corrente dell'ambito nel quale la tendenza di breve termine si sta sviluppando (siamo in un bull o in un bear market ciclico? Siamo in un bull o in un bear market secolare?).
Una volta definito il nostro orizzonte temporale di investimento non ci resta che cavalcare la tendenza, ricordandoci un'altra massima che ci proviene dall'analisi tecnica (e più precisamente dalla Dow Theory): un trend (al rialzo o al ribasso) è in essere sin quando non ho le prove che sia invertito. Ma quali sono queste prove che devo raccogliere per mettere in discussione un trend sui prezzi di un'attività finanziaria ed, eventualmente, venderla? A questa domanda risponderò in un prossimo post che scriverò a breve.
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