Il report gratuito di Financial Markets LAB!

Si chiama Financial Markets LAB Newsletter ed è il mio report GRATUITO di ricerca ed analisi in materia di investimenti sui mercati finanziari contenente notizie, commenti, curiosità ed approfondimenti sull'andamento dei principali mercati finanziari.

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domenica 31 ottobre 2010

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Happy Halloween!



Aspettando streghe, gnomi e folletti, buon Halloween a tutti i lettori del blog e della Financial Markets LAB Newsletter!

venerdì 29 ottobre 2010

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Qualche considerazione sul Natural Gas



Stavo guardando le performance dall’inizio dell’anno delle diverse materie prime (thanks to Bespoke!); tutte positive tranne una: il Natural Gas; le ragioni alla base di questo andamento negativo sono diverse e proverò ad illustrarne qualcuna in questo post. Ma partiamo da lontano, cercando di conoscere meglio il Natural Gas (che d’ora in poi abbrevierò con NG), sul quale, tra l’altro, esistono anche strumenti (etc) quotati presso Borsa Italia facilmente accessibili anche per il piccolo investitore.
Questa importante fonte di energia rappresenta il terzo pilastro dei consumi energetici mondiali; si tratta di una miscela di combustibili (dove il metano è il principale componente). Tra le fonti di energia fossile è quella più pulita grazie al basso contenuto di carbonio; in altre parole, produce la metà di anidride carbonica rispetto al carbone e i tre quarti in meno rispetto a quella emessa dal petrolio; il NG ha altri vantaggi: si può usare nell’ambito dei trasporti; gli impianti che producono energia elettrica attraverso il NG hanno minori costi di costruzione.
A livello di paesi, Russia, Iran e Quasar controllano più della metà delle riserve esistenti.



Tuttavia, questa fonte di energia presenta anche problemi e uno dei principali è il trasporto del gas che può essere fatto o via tubo con un gasdotto oppure, dopo liquefazione, attraverso cisterne. Un altro problema è rappresentato dallo stoccaggio perché bisogna individuare i siti giusti e, una volta stoccato va estratto nuovamente con particolari procedure che prevedono l’utilizzo del cosiddetto “working gas” che serve per spingere fuori dal serbatoio il cosiddetto “cushion gas”.
Per permettere il rientro dei costi da parte dei paesi produttori e la sicurezza di approvvigionamento per i paesi consumatori è stata creata una clausola contrattuale chiamata TAKE OR PAY con cui gli acquirenti si impegnano a pagare ogni anno una certa quantità di NG anche se non la ritirano, per lunghi archi temporali (20-30 anni).
Dagli anni ’70 ad oggi il consumo di NG è triplicato grazie a prezzi relativamente contenuti, impianti efficienti di produzione di energia per l’elettricità, bassi costi di investimento di costruzione delle centrali, energia più pulita rispetto a carbone e petrolio.
Ulteriori sviluppi positivi potrebbero derivare dalla sostituzione delle centrali nucleari con centrali che sfruttino il NG e dal contenimento delle emissioni di gas serra; ricordo a questo proposito che la Commissione Europea è in procinto di riformare la tassazione sull’energia introducendo un’imposta compresa tra il 4% ed il 30% per tonnellata di CO2 emessa.
I prezzi del NG continuano tuttavia a scivolare verso il basso per diverse problematiche; ne cito solo due:
1) il mercato del NG rimane la somma di più mercati regionali; a causa dei costi di trasporto oltre il 70% dei consumi continua ad essere concentrato nei paesi che lo producono;
2) I paesi consumatori sono fortemente dipendenti da un numero ristretto di paesi produttori.

domenica 24 ottobre 2010

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Financial Markets LAB Newsletter in uscita.....

Cos'è la "New Normal"? E quali regole deve rispettare l'investitore in questo nuovo "pianeta dell'investimento"?
Nella Financial Markets LAB Newsletter in uscita....

domenica 10 ottobre 2010

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Trend is your friend!

Moltissimi lettori del blog mi hanno chiesto di scrivere articoli divulgativi sull'analisi tecnica dei mercati finanziari. Con questo post provo a parlarvi in modo molto semplice del trend di un indice azionario o obbligazionario o di una qualsiasi attività finanziaria. Trend is your friend ovvero il trend è il tuo amico ovvero se investi sui mercati finanziari attento alla tendenza dei prezzi dell'attività finanziaria che hai comprato o stai per comprare. Ma che cos'è il trend?! E soprattutto, quanti tipi di trend esistono?! Beh, la tendenza dei prezzi è quella ravvisabile da un grafico; ovviamente può essere al rialzo oppure al ribasso, ma può anche non esserci una tendenza se i prezzi di un'attività finanziaria si muovono all'interno di un range ristretto. Ma quali grafici bisogna guardare? Giornalieri, settimanali, mensili o che altro? Ebbene, per rispondere a tutte queste domande devo scomodare un "grande" dell'analisi tecnica: Martin J. Pring. Sposo in pieno il suo approccio all'argomento in quanto uso quotidianamente i suoi suggerimenti per la definizione e lo studio delle tendenze di mercato.
Secondo Pring (ma devo dire che altri "padri dell'analisi tecnica" utilizzano un approccio simile) esistono tre tendenze:
1) primaria, volta ad individuare bull e bear markets ciclici;
2) intermedia (o secondaria) volta a cogliere le correzioni che avvengono dentro i bull/bear markets ciclici;
3) di breve termine, volta a cogliere le correzioni all'interno delle tendenze intermedie.
A queste tre tendenze fondamentali potremmo aggiungere altre due tendenze:
A) Very long term, volta ad identificare bull/bear markets secolari
B) Very short term, volta ad identificare tendenze sui grafici intraday e adatte per i day traders.
Alla luce di questa classificazione è estremamente importante per un investitore identificare il proprio orizzonte di investimento al fine di concentrarsi sullo studio della tendenza con il giusto time frame ma senza perdere di vista i time frame di minore o maggiore ampiezza.
Faccio un esempio: se sono un investitore di breve termine, mi concentrerò sullo studio del trend di breve termine dell'attività finanziaria che voglio comprare ma dovrò essere al corrente dell'ambito nel quale la tendenza di breve termine si sta sviluppando (siamo in un bull o in un bear market ciclico? Siamo in un bull o in un bear market secolare?).
Una volta definito il nostro orizzonte temporale di investimento non ci resta che cavalcare la tendenza, ricordandoci un'altra massima che ci proviene dall'analisi tecnica (e più precisamente dalla Dow Theory): un trend (al rialzo o al ribasso) è in essere sin quando non ho le prove che sia invertito. Ma quali sono queste prove che devo raccogliere per mettere in discussione un trend sui prezzi di un'attività finanziaria ed, eventualmente, venderla? A questa domanda risponderò in un prossimo post che scriverò a breve.

DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - In uscita il nuovo numero della Financial Markets LAB Newsletter

Mentre i mercati azionari consolidano le posizioni dopo il recente movimento di recupero e paiono gettare le basi per un nuovo allungo, nell'imminente Financial Markets LAB Newsletter in uscita, provo a fare qualche considerazione su uno dei motori spenti dell'aereo della recovery americana: l'occupazione.