Il report gratuito di Financial Markets LAB!
Si chiama Financial Markets LAB Newsletter ed è il mio report GRATUITO di ricerca ed analisi in materia di investimenti sui mercati finanziari contenente notizie, commenti, curiosità ed approfondimenti sull'andamento dei principali mercati finanziari.
Puoi riceverlo nella Tua mail mandando una richiesta all'indirizzo:
finmklab@yahoo.it
AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART. 13 DEL D.LGS 196 DEL 30 GIUGNO 2003 (Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali) - Il blog Financial Markets LAB desidera informare i propri lettori, ai sensi dell'articolo 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, che i dati personali che li riguardano, raccolti in occasione della sottoscrizione della Financial Markets LAB Newsletter gratuita, saranno oggetto di trattamento ai sensi della legge sopraindicata. Si leggano a questo proposito i dettagli riportati nello spazio apposito, intitolato Privacy, in questa stessa pagina.
giovedì 18 febbraio 2010
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Qualche considerazione sullo scenario macroeconomico
Il NBER (National Bureau of Economic Research) è l’organo preposto a dire se una recessione è finita oppure no; diversi sono i parametri macroeconomici che vengono analizzati dai membri di questo istituto. In questa fase però emergono segnali discordanti. Proviamo a guardarne alcuni.
Partiamo dalla produzione industriale statunitense; nel grafico è evidente come il recupero in corso sia in linea con quello che è successo in media nel passato quando l’economia ha innescato il recupero.
Notizie più discordanti le danno i redditi personali ed i payroll che non sembrano aver intrapreso la via di uno stabile recupero.
E la Fed? Beh leggendo le minute dell’ultimo incontro di fine gennaio sembra emergere un cauto ottimismo anche se i membri evidenziano la presenza di uno scenario bilanciato tra rischi di una nuova fase negativa e la possibilità di un recupero. Interessanti sono le stime evidenziate nella tabella in basso, sulla crescita, l’occupazione e l’inflazione. Quest’ultima non sembra rappresentare un pericolo nell’immediato; la crescita dovrebbe consolidarsi tra il 2010 e il 2012. Capitolo a parte merita l’occupazione le cui stime, sinceramente, mi sembrano un po’ troppo ottimistiche.
Partiamo dalla produzione industriale statunitense; nel grafico è evidente come il recupero in corso sia in linea con quello che è successo in media nel passato quando l’economia ha innescato il recupero.
Notizie più discordanti le danno i redditi personali ed i payroll che non sembrano aver intrapreso la via di uno stabile recupero.
E la Fed? Beh leggendo le minute dell’ultimo incontro di fine gennaio sembra emergere un cauto ottimismo anche se i membri evidenziano la presenza di uno scenario bilanciato tra rischi di una nuova fase negativa e la possibilità di un recupero. Interessanti sono le stime evidenziate nella tabella in basso, sulla crescita, l’occupazione e l’inflazione. Quest’ultima non sembra rappresentare un pericolo nell’immediato; la crescita dovrebbe consolidarsi tra il 2010 e il 2012. Capitolo a parte merita l’occupazione le cui stime, sinceramente, mi sembrano un po’ troppo ottimistiche.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento