Il tasso di disoccupazione è sceso al 10% dal 10,2% di ottobre e la perdita di posti di lavoro è stata la minore degli ultimi due anni: -11mila rispetto al mese precedente. Lo ha comunicato oggi il dipartimento del lavoro. Le attese degli analisti erano per una flessione delle buste paga maggiore, 100mila, e per un tasso di disoccupazione del 10,2%. Dati positivi anche dalla revisione dei rapporti precedenti. La riduzione dei posti di lavoro per i mesi di settembre e di ottobre risulta adesso inferiore di 159mila unità rispetto a quanto stimato prima. Il Rapporto sull’occupazione presentato contiene altri dati positivi, come l’andamento delle ore lavorate, aumentate dello 0,6% e la crescita dell’occupazione temporanea, entrambi possibili indizi di ripresa.
Lascio ai lettori che hanno voglia andare a leggere i dettagli nel link che allego:
http://www.bls.gov/news.release/empsit.toc.htm
Quello che voglio ribadire qui è che una rondine non fa primavera e che la reazione del mercato indica quanto questo sia miope in questo momento. Lascio alla Financial Markets LAB Newsletter (di imminente uscita) il compito di entrare un po' più nel dettaglio della situazione occupazionale Usa.
Qui voglio ribadire per l'ennesima volta lo scenario di fondo nell'ambito del quale questo rialzo delle Piazze azionarie (bull market ciclico) si sta sviluppando: lo scenario è quello del RIDIMENSIONAMENTO!!!
Date un occhiata ai seguenti grafici:


Questi grafici mostrano il livello di indebitamento del sistema (dati riferiti alle famiglie Usa) e l'inizio del ridimensionamento della leva finanziaria (stile Giappone fine anni ottanta!).
Lo sboom è appena iniziato; è questo il WARNING che non mi stancherò mai di lanciare.
Un bull market ciclico come quello in atto dai minimi di marzo 2009 non può avere vita lunga in un contesto di questo tipo.
I problemi del sistema non sono stati ancora risolti. L'appetito per il rischio sta riportando i mercati azionari su livelli che implicano scenari molto ottimistici sulla ripresa degli utili e soprattutto sulla ripresa dei margini delle aziende. Maneggio quotidianamente dati macroeconomici e parlo con uffici studi disseminati un po' ovunque nel mondo; credetemi....le ragioni degli scettici e dei prudenti mi fanno riflettere e mi fanno essere decisamente cauto e sospettoso (il tempo dirà se la mia cautela era eccessiva...). Il bull market ciclico potrà durare ancora per un po (a parte consolidamenti e qualche presa di beneficio di breve) ma quello che sta avvenendo si sta sviluppando all'interno di un bear market secolare iniziato nel 2000 con lo scoppio della bolla tecnologica e in concomitanza con l'avvio dell'inverno di kondratiev (vedi figura seguente)
http://en.wikipedia.org/wiki/Kondratiev_wave

Sono dell'opinione che stiamo godendo di un'estate di San Martino, un breve intermezzo prima di un secondo tempo in cui una quota ancora maggiore di perdite su crediti emergerà, e in cui il numero di scelte politiche a disposizione sarà più limitato, perché gli Stati (Usa in primis) hanno emesso più passività governative di una Banana Republic.
In un contesto di questo tipo ritengo opportuno navigare a vista sull'azionario (un trend è in essere sino a a quando non viene invertito e per il momento il toro è lì....); rifuggire dall'eccesso di carta governativa (il caso Grecia dimostra che anche uno Stato può rischiare di fallire...); pizzicare qualche titolo corporate e, sopratutto, tenersi stretto l'oro!!!Ricordate cosa dicevo a dicembre 2008?
http://financialmarketslab.blogspot.com/2008/12/dal-laboratorio-dei-mercati-finanziari_13.html
Okkio alla prossima Financial Markets LAB newsletter........
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