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domenica 16 dicembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Aggiornamento dalla modellistica quantitativa
I nostri modelli quantitativi segnalano al momento un orientamento leggermente negativo per la classe azioni e leggermente positivo per la classe obbligazioni; ricordiamo che il grade di ciascuna asset class viene determinato sulla base di parametri quantitativi e analizza serie storiche di prezzi mensili. Obiettivo di determinazione di tale giudizio è quello di avere un riferimento circa la possibile evoluzione in termini di andamento delle due asset class (mondo azioni e mondo obbligazioni).
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Il bue dice cornuto all'asino!!
sabato 1 dicembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Mondo finanziario e contraddizioni
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Siamo in un Bear market o in un Bull market??!!: questo è il problema!!!
Ebbene, nessuna di queste situazioni si sta presentando ora. Inoltre, un'altra importante indicazione ci giunge dai cosidetti indicatori di sentiment (che misurano il grado di ottimismo o di pessimismo da parte degli investitori) che non registrano situazioni di eccesso di pessimismo o di ottimismo (troppo ottimismo sarebbe un segnale negativo e viceversa nel caso di eccessi di pessimismo). Pertanto, la fase attualmente in atto dovrebbe essere puramente transitoria e causata dalla turbolenza proveniente dal settore bancario dopo lo scoppio del bubbone subprime.
Tuttavia, c'è un importante aspetto di cui tenere conto: la volatilità. I mercati azionari sono entrati in una nuova fase più volatile che rende più problematico prendere decisioni di investimento, soprattutto se queste hanno un'ottica di breve termine. Proprio per queste ragioni estremamente importante è l'individuazione del proprio profilo di rischio-rendimento e del proprio orizzonte temporale al fine di definire la giusta asset allocation.
lunedì 26 novembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Storia del pensiero economico: i fisiocrati
Il Tableau economique era un ingegnoso schema volto a dimostrare come il funzionamento dell’economia fosse regolato dalla produttività in agricoltura e come il “sovrappiù” economico venisse redistribuito in tutto il sistema economico attraverso un complesso intreccio di transazioni.
Con il Tableau économique Quesnay costruisce un modello fisiocratico dove la società è divisa in tre classi:
1. Proprietari Terrieri (Aristocrazia, Alto clero)
2. Lavoratori Sterili (Artigiani, Mercanti)
3. Lavoratori Produttivi (Agricoltori, Allevatori, Pescatori)
Il modello prevede un flusso di merci che viene prodotto e distribuito secondo uno schema basato sull'analogia con la circolazione sanguigna. Si tratta di un equilibrio economico stazionario, chiuso, in cui non c'è la distinzione tra fattori produttivi e beni prodotti. Si tratta del primo tentativo di schematizzare il funzionamento di un sistema economico con immissioni ed emissioni, entrate ed uscite.Quesnay tende a mettere la terra al centro del suo pensiero. Nel tableau di Quesnay esiste una classe sociale costituita da liberi Agricoltori proprietari dei mezzi di produzione: i capitalisti. Questi prendono in affitto la terra dai relativi proprietari (i rentiers) e assumono i braccianti.Ci sono alcune caratteristiche da tenere in considerazione:
il capitale in grano usato come semente e come bene di sussistenza dei padroni e dei braccianti deve essere disponibile prima che cominci la coltivazione della terra (chiamato anticipazione annuale);
per capitale si intende sia i mezzi fisici di produzione (sementi) sia i mezzi di sussistenza degli agricoltori e dei braccianti;
il processo è circolare; la stessa merce è al contempo sia Input (sementi e grano di sussistenza) che Output (grano raccolto).
Quesnay supponeva che all'inizio del processo di produzione i capitalisti avessero a disposizione 3 unità di grano, le quali servivano 1 unità come sementi e 2 unità come beni di sussistenza dei lavoratori. Alla fine dell'annata essi si aspettavano 5 unità di grano, quindi un sovrappiù di 2 unità.Questa operazione è possibile perché tutte le grandezze prese in considerazione sono omogenee, non hanno bisogno di alcuna teoria del valore e possono essere espresse addirittura in termini fisici (unità di grano). Nei sistemi capitalistici, in cui si produce un'infinità di merci, la soluzione data da Quesnay è insostenibile.
Quesnay presenta uno schema macroeconomico, però, suddividendo e classificando le classi sociali (che poi coincidono con le classi economiche), quindi non parla di cittadini, come avrebbe dovuto fare trattandosi di uno schema macroeconomico, ma parla di un proprietario terriero, un artigiano e un agricoltore (gli Agricoltori o Imprenditori Agricoli sono i coltivatori diretti, gli imprenditori che anticipano capitale in attrezzature e materie prime e assumono braccianti per la produzione, ma non sono proprietari della terra che coltivano).
La fisiocrazia assume quindi il momento della produzione dei beni e non il momento dello scambio come situazione in cui viene creata ricchezza. Tutto il ciclo economico della fisiocrazia ha come fine ultimo quello di creare un surplus (o prodotto netto), che poi verrà investito nuovamente nell'agricoltura (per aumentare la produttività di un terreno, avere a disposizione più manodopera, compiere ricerche nel campo delle macchine agricole), attraverso una condizione di libero mercato. I fisiocrati si concentrano sull’importanza di un “sovrappiù” economico, concetto importante anche per i mercantilisti e gli economisti classici.
I fisiocratici furono i primi a teorizzare la nasciata di un buon governo basato sul dispotismo. I pensatori classici che si erano susseguiti fino ad allora, avevano sempre inserito, nella classificazione delle forme di governo, il dispotismo tra quelle corrotte. I seguaci di Quesnay, tuttavia ritennero che la migliore tipologia di governo era quella basata sull'essenza naturale dell'uomo. Un unico individuo, illuminato, che avrebbe guidato i suoi sudditi verso il bene. Il dispotismo diventa in questo caso un "dispotismo illuminato".
domenica 25 novembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Colpa di Alan, Bernanke e Friedman??
M1: consiste nei contanti in senso stretto, cioè moneta circolante, travellers' cheques e i conti correnti.
M2: è data da M1, più i libretti di risparmio, depositi a breve termine fino a 100 mila dollari e i fondi finanziari del mercato al dettaglio (in pratica M1 più tutto ciò che non è direttamente liquido ma che si può facilmente trasformare in tale).
M3: comprende M2 più i grandi fondi istituzionali, depositi a termine oltre i 100 mila dollari, accordi di riacquisto ed eurodollari - in pratica M2 più i fondi istituzionali e altri più o meno immobilizzati. Negli ultimi dieci anni M3 è raddoppiata e cresce attualmente al ritmo di circa 600 miliardi di dollari l'anno.
Il 19 novembre 2002, Greenspan aveva affermato, in un discorso al Council on Foreign Relations (CFR), che la Fed avrebbe, se necessario, salvato il sistema finanziario per mezzo del proprio “potere illimitato di creare denaro”. Due giorni dopo Bernanke, che allora era uno dei direttori regionali della Fed, affermò al National Economic Club che la Fed aveva la capacità di “creare quanti dollari desideri, essenzialmente a costo zero”. Bernanke quindi citò Milton Friedman, che aveva parlato dell'opportunità di “gettare denaro dagli elicotteri” se fosse necessario.
Dal 23 marzo 2006, il Consiglio dei Governatori della Federal Reserve System ha cessato la pubblicazione degli aggregati monetari M3. Il Consiglio ha interrotto anche la pubblicazione di seguenti componenti: depositi a termine a grande denominazione, accordi di riacquisto (RPs) ed eurodollari”. Nessuna spiegazione è stata mai data per questa mossa straordinaria che mette nella condizione la Fed di "non lasciare nessuna traccia" del proprio operato.
Sta di fatto che la bolla sui mutui subprime e la crisi del mercato immobiliare Usa, probabilmente, è figlia di queste decisioni. Che dire?? Teniamoci stretti gli oggetti d'oro (braccialetto regalatoci alla prima comunione, fede, orecchini etc...) visto che il denaro forse varrà sempre meno!!
sabato 24 novembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Incertezza!!!!
domenica 18 novembre 2007
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L'email della prossima generazione? Puoi averla con la nuova Yahoo! Mail: http://it.docs.yahoo.com/nowyoucan.html
sabato 17 novembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - GLI ETF
L’Etf consente in estrema sintesi di: - prendere posizione in tempo reale sul mercato target con una sola operazione di acquisto- realizzare l’identica performance dell’indice benchmark- avere un prezzo di mercato costantemente allineato al NAV- ottenere un’ampia diversificazione- ridurre il costo complessivo del proprio portafoglio- eliminare il rischio emittente
Le asset class accessibili attraverso l’investimento in Etf sono estremamente diversificate : è infatti possibile puntare su:
- Indici obbligazionari (Titoli di stato denominati in euro, dollaro, sterline e segmentatiper scadenza. Titoli di società private dell’area euro e no).
- Indici azionari rappresentativi di singoli mercati e di intere aree geografiche (Italia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Giappone, Europa, Usa, ecc.)
- Indici azionari di mercati emergenti (Cina, India, Russia, Brasile, Turchia, Korea, Taiwan ecc.)
- Indici azionari settoriali (automobili, tecnologici, telecomunicazioni, utilities, banche, energia, servizi finanziari ecc).
- Indici azionari style (mid cap, small cap, value, growth, select dividend).
- Indici di materie prime
- Indici di società immobiliari e di private equity
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Indicatori di analisi tecnica: il canale di Keltner
Il canale di Keltner consiste di due bande proiettate parallelamente alla media mobile esponenziale calcolata normalmente a 20 periodi. Per il calcolo della banda superiore si calcola una media mobile a 10 periodi del True Range, il risultato viene moltiplicato per due e sommato al valore della media mobile esponenziale a 20 periodi. Per la banda inferiore il doppio dell'ATR a 10 periodi è sottratto sempre al valore della media mobile esponenziale a 20 periodi.
Il canale di Keltner viene tradizionalmente utilizzato, oltre che come indicatore di volatilità al posto dell'indicatore Bollinger Bands, anche per generare segnali di acquisto o di vendita al verificarsi del break, della rottura da parte dei prezzi (di chiusura o anche del massimo o del minimo) delle bande esterne.
Mercati finanziari nervosi
Intanto i mercati obbligazionari continuano a beneficiare del flight to quality consolidando i livelli di tasso raggiunti (area 4% sul decennale benchmark di area Euro).