Dalle pagine del mio blog ho più volte sostenuto che una politica di Quantitative Easing intrapresa da una banca centrale ha più le sembianze di un "grande esperimento" piuttosto che di una "cura" di comprovata efficacia; gli scarsi risultati ottenuti dallo stesso tipo di politiche attuate in Giappone tanti anni fa sono un chiaro esempio delle mie affermazioni. Le armi non convenzionali (nell'ultima
Financial Markets LAB Newsletter ho fatto una similitudine con certe erbe fitoterapiche!) sono uno strumento di dubbia efficacia i cui effetti sulle variabili macroeconomiche sono tutte da provare! E i mercati finanziari? Beh il Giappone ancora una volta ci consegna un verdetto; in fasi come quella che il Giappone ha attraversato nel recente passato (simile a quella che si sta vivendo in Usa) e in cui tutt'ora si trova, l'azionario si lega a filo doppio alle sorti del ciclo economico. Guardate questo grafico:
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR2DjKoZsr7MJ8tHeO1nq0WqBHCbSX4WLfu3fYDD1b2355VCCNGupQnF8HSbSYslP0ycn_m9GsyYOicICSbTwMuvjmGIF_ioiWKjXpLFD-3EAQCxxsE0-2iIJuqSBQbf6FDe2GLHqGsNou/s400/Presentazione5.jpg)
Dal 1995 al 2009 l'indice Topix della borsa giapponese ha seguito in modo puntuale l'andamento dell'indice Tankan (un indice anticipatore dello stato di salute dell'economia nipponica).
E che dire di quest'altro grafico?
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTDjOuFBaa-4WmP2a6DBnjUeCzhCP7g1XEMLN79P8csUfgmxlwHkW7ckM5e0EonyDffGhq9Ly5KZLaMpYOQUw57UjwY17nYuc2GXCuy2yTGd2OkofdMnEQOY82rQwMSktBTtnOrw1KTLLT/s400/Presentazione2.jpg)
Dal grafico è evidente che aumenta drasticamente la correlazione positiva tra tassi e azioni: se i tassi scendono le azioni scendono e viceversa. In altre parole, tassi decrescenti non aiutano a sostenere l'azionario.
I due grafici che vi ho proposto riepilogano egregiamente quello che vado sostenendo da molto tempo:
1) che lo scenario deflazionistico continuerà a spingere verso il basso i tassi (e l'ultimo statement della Fed ha confermato questa idea);
2) che poichè il mercato è legato a filo doppio con il ciclo economico, visto l'andamentoattuale (e futuro) di diversi indicatori macroeconomici non possiamo che attenderci indici azionari cedenti.
Per il momento è tutto.
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