Il report gratuito di Financial Markets LAB!
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domenica 16 dicembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Aggiornamento dalla modellistica quantitativa
Aggiornamento periodico sul giudizio attribuito alle due asset class: azioni ed obbligazioni.
I nostri modelli quantitativi segnalano al momento un orientamento leggermente negativo per la classe azioni e leggermente positivo per la classe obbligazioni; ricordiamo che il grade di ciascuna asset class viene determinato sulla base di parametri quantitativi e analizza serie storiche di prezzi mensili. Obiettivo di determinazione di tale giudizio è quello di avere un riferimento circa la possibile evoluzione in termini di andamento delle due asset class (mondo azioni e mondo obbligazioni).
I nostri modelli quantitativi segnalano al momento un orientamento leggermente negativo per la classe azioni e leggermente positivo per la classe obbligazioni; ricordiamo che il grade di ciascuna asset class viene determinato sulla base di parametri quantitativi e analizza serie storiche di prezzi mensili. Obiettivo di determinazione di tale giudizio è quello di avere un riferimento circa la possibile evoluzione in termini di andamento delle due asset class (mondo azioni e mondo obbligazioni).
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Il bue dice cornuto all'asino!!
Curioso quello che è successo nell'ultimo incontro Usa-Cina; doveva essere un confronto volto a ridurre le distanze tra due mondi completamente diversi e invece.....è successo che gli Usa hanno accusato, anche se in maniera velata, i cinesi di drogare la loro moneta mantenendola fissa ed impedendole di rivalutararsi al fine di rispecchiare la forza dell'economia cinese; la Cina, dal canto suo accusa gli Usa di tornare nuovamente ad inondare il sistema di carta, stampando moneta e ricreando le condizioni di una bolla. Ma il paradosso è che entrambi hanno ragione!! Se la Cina avesse un cambio flessibile, attraverso questo avrebbe la possibilità di riequilibrare eventuali disequilibri di natura economica; dal canto suo, gli Usa, costretti dalla crisi del sistema finanziario, stanno riallargando i cordoni della borsa facendo "ripiovere denaro dagli elicotteri".
sabato 1 dicembre 2007
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Mondo finanziario e contraddizioni
Sono passati pochi mesi dallo scoppio della bolla subprime; le banche hanno subito peanti ridimensionamenti sui principali listini mondiali, diverse importanti case di investimento di fama internazionale paventano ipotesi di recessione dell'economia Usa, fior di analisti continuano a ripetere che non siamo ancora fuori da questa crisi del credito, la Fed continua a buttare acqua sul fuoco con messaggi rassicuranti assicurando che le piazze finanziarie saranno inondate di liquidità, Citigroup annuncia che è in procinto di licenziare migliaia di dipendenti........e poi ci tocca leggere che i bonus dei banchieri a Wall street quest'anno saranno particolarmente ricchi!!! E' proprio un mondo di contraddizioni.....
DAL LABORATORIO DEI MERCATI FINANZIARI - Siamo in un Bear market o in un Bull market??!!: questo è il problema!!!
Ecco il dubbio amletico: l'attuale fase attraversata dai mercati azionari è l'avvio di un prolungato ribasso?? Innanzitutto non è facile definire cosa intendiamo per bull market e per bear market; lo studio della storia forse ci aiuta; guardando infatti l'evoluzione dell'indice Dow Jones americano in quasi un secolo di vita, possiamo isolare 14 fasi ribassiste in cui l'indice ha perso più del 15%. A questo punto se andiamo a trovare le ricorrenze di queste 14 fasi vediamo che in non poche situazioni i ribassi di mercato erano innescati da livelli di valutazione (i cosidetti multipli di mercato) troppo eccessivi, uno scenario di deflazione ed una curva dei rendimenti tendenzialmente invertita (dove cioè i tassi a breve sono più elevati di quelli a lungo termine).
Ebbene, nessuna di queste situazioni si sta presentando ora. Inoltre, un'altra importante indicazione ci giunge dai cosidetti indicatori di sentiment (che misurano il grado di ottimismo o di pessimismo da parte degli investitori) che non registrano situazioni di eccesso di pessimismo o di ottimismo (troppo ottimismo sarebbe un segnale negativo e viceversa nel caso di eccessi di pessimismo). Pertanto, la fase attualmente in atto dovrebbe essere puramente transitoria e causata dalla turbolenza proveniente dal settore bancario dopo lo scoppio del bubbone subprime.
Tuttavia, c'è un importante aspetto di cui tenere conto: la volatilità. I mercati azionari sono entrati in una nuova fase più volatile che rende più problematico prendere decisioni di investimento, soprattutto se queste hanno un'ottica di breve termine. Proprio per queste ragioni estremamente importante è l'individuazione del proprio profilo di rischio-rendimento e del proprio orizzonte temporale al fine di definire la giusta asset allocation.
Ebbene, nessuna di queste situazioni si sta presentando ora. Inoltre, un'altra importante indicazione ci giunge dai cosidetti indicatori di sentiment (che misurano il grado di ottimismo o di pessimismo da parte degli investitori) che non registrano situazioni di eccesso di pessimismo o di ottimismo (troppo ottimismo sarebbe un segnale negativo e viceversa nel caso di eccessi di pessimismo). Pertanto, la fase attualmente in atto dovrebbe essere puramente transitoria e causata dalla turbolenza proveniente dal settore bancario dopo lo scoppio del bubbone subprime.
Tuttavia, c'è un importante aspetto di cui tenere conto: la volatilità. I mercati azionari sono entrati in una nuova fase più volatile che rende più problematico prendere decisioni di investimento, soprattutto se queste hanno un'ottica di breve termine. Proprio per queste ragioni estremamente importante è l'individuazione del proprio profilo di rischio-rendimento e del proprio orizzonte temporale al fine di definire la giusta asset allocation.
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